DIASTASI DELL' ADDOME

"Diastasi" significa proprio allontanamento permanente di superfici muscolari od ossee normalmente contigue. La diastasi dei retti addominali consiste nella separazione eccessiva della parte destra dalla parte sinistra del muscolo retto addominale, le quali si allargano, allontanandosi della linea mediana. Quest'ultima è formata da tessuto poco elastico ma molto resistente che, se da una parte rende molto difficile la sua rottura, dall'altra, quando questa avviene, non permette di tornare facilmente alle sue condizioni iniziali.


Diagnosi

1. Autovalutazione

Grazie a questo semplice test, potrai scoprire come riconoscerla, verificare se hai la diastasi e avere un'idea della sua ampiezza.

- Sdraiata supina piega le ginocchia tenendo la piante dei piedi appoggiata a terra. Metti una mano dietro la testa e l'altra sopra il muscolo addominale. Le dita devono essere sopra la linea mediana ma parallele alla linea della vita all'altezza dell'ombelico.

- Premi leggermente con le dita sul muscolo addominale rilassato.

- Solleva testa e spalle dal pavimento senza piegare il collo e senza avvicinare il mento allo sterno, come per effettuare il "crunch" (addominali) contraendo il muscolo addominale.

- Muovi le dita a destra e sinistra alla cercando le pareti del muscolo. Se viene eseguita in modo corretto, a mano a mano che la contrazione aumenta, si dovrebbe notare una diminuzione del "foro" nell'addome, tra i due retti.

2. Ecografia o risonanza magnetica

In genere, il medico diagnostica la diastasi addominale attraverso il solo esame obiettivo. In caso di dubbi consiglierà di eseguire una risonanza magnetica (o una TAC) o un'ecografia dei MUSCOLI DELLA PARETE ADDOMINALE per valutare l'entità. È importante che il medico ecografista specifichi bene sul referto i centimetri di distanza e che cerchi eventuali ernie.



Fattori di rischio per le donne in stato di gravidanza


Anche se purtroppo la causa di questa separazione durante la gravidanza non è prevedibile, sono stati comunque rilevati dei fattori di rischio:

  • l'età della gestante superiore ai 35 anni;
  • il feto con un peso elevato;
  • la gravidanza gemellare;
  • altre gravidanze precedenti.

Altre cause

Possibili ulteriori cause dell'insorgere di questa patologia sono:

  • indebolimento muscolare;
  • obesità;
  • vecchiaia;
  • eccessiva attività fisica;
  • altre malattie che provocano conati intensi di vomito;
  • tosse cronica.

In alcuni individui la diastasi è presente dalla nascita. Nei bambini è piuttosto frequente e tende a risolversi spontaneamente nei primi anni di vita. In rarissime eccezioni tuttavia, può verificarsi l'insorgenza di ernia ombelicale o ventrale, per le quali risulta necessario intervenire chirurgicamente.


I sintomi "funzionali" che la diastasi dei retti può provocare sono:

  • dolori alla schiena che si affatica più del normale a causa dell'instabilità della colonna o sensazione che sia debole e affaticata
  • dolori alle anche e al bacino
  • incontinenza
  • ernia
  • gonfiore
  • nausea
  • difficoltà digestive
  • difficoltà respiratorie
  • peristalsi molto evidente a occhio nudo
  • postura da iperlordosi
  • senso di pesantezza al pavimento pelvico.

Trattamento conservativo

RADIOFREQUENZA ADDOME

La radiofrequenza stimola i fibroblasti, determinando una neocollagenogenesi. Con l'aumento del collagene il tessuto è più elastico e compatto.

GINNASTICA IPOPRESSIVA

Le tecniche ipopressive sono un nuovo e rivoluzionario metodo di riprogrammazione posturale globale. Permettono di tonificare la fascia addominale e il pavimento pelvico mentre riequilibriamo la statica della colonna vertebrale

TAPING NEUROMUSCOLARE

Il tape dà continuità al trattamento precedente, stimola i tessuti sottostanti e riattiva la muscolatura profonda.